Libri

Siamo immersi in una nuvola di radiazioni elettromagnetiche, che viaggiano in tutte le direzioni e con tutte le frequenze. La retina estrae alcune onde e le trasforma in segnali biologici. Il successo della visione quotidiana implica meccanismi neurali che sfrondano le informazioni irrilevanti, fanno emergere quelle salienti e organizzano i segnali per risolvere l’ambiguità inerente allo stimolo, aggiungendo informazioni che provengono dalla memoria e dal bagaglio cognitivo. Il cervello ci permette di interagire con l’ambiente, non tanto di vederlo nella sua realtà oggettiva, che ci sfugge. 


Claudio GUGGEROTTI, 

Aldo MORRONE,

Francesco ORZI, 

Francesco FEDELE, 

Francesco GERI, 

Rosa MUSTO,

Luigi MANTUANO.

Introduzione:

Gioia DI CRISTOFARO LONGO

Opera Musicale:

Federico LONGO


Il libro offre un panorama di pensieri e pratiche a partire da una rilettura critica di esperienze concrete. L’obiettivo è di contribuire al superamento della genericità e della retorica che spesso accompagnano le riflessioni sulla pace.

Quello che chiamiamo volontà, decisione o libera scelta corrisponde a una realtà che appartiene al mondo dell’esperienza soggettiva e non riusciamo a darne una definizione operativa. Per queste difficoltà abbiamo preferito presentare anche storie. Nei commenti su ciascuna di queste storie abbiamo speculato sulla difficoltà di interpretare il libero arbitrio all’interno di quello che sappiamo della neurobiologia e della materia fisica. Nasce la tentazione d’attribuire alcune funzioni della mente a “qualcos’altro” o “qualcun altro”. Ma forniamo esempi di come tale tendenza sia fallace. 

La felicità è un’esperienza privata, difficile da ricondurre a una definizione obiettiva e universalmente valida. Un tentativo in questo senso, tuttavia, può essere fatto. Partendo da diversi approcci e punti di vista gli autori di questo libro definiscono i contorni biologici e psicologici di ciò che cerchiamo nella felicità, collegandola al godimento di diritti e libertà individuali e collettive, all'altruismo e alla bellezza, alle relazioni sociali ed economiche.

Dal mollusco, ai mammiferi, ai primati e agli esseri umani la memoria evolve dalla semplice «abitudine» fino a sottendere i più delicati ricordi della nostra vita. Il libro può essere letto da tre punti di vista: un esempio della metodologia con cui le neuroscienze affrontano i fenomeni mentali; una storia delle acquisizioni sui meccanismi che regolano il funzionamento della memoria; un manuale per sviluppare le nostre capacità di apprendimento

Una lettura interdisciplinare, antropologica, sociologica e medica, per sottolineare l'eccezionalità del dramma Covid-19. Una pandemia che ha avuto anche la forza di attivare in tempi rapidissimi la ricerca, in tutto il mondo, dalla Cina agli Stati Uniti, dall'Europa all'India, dalla Russia a Israele, per trovare vaccini efficaci. Una sfida aperta che ha bruciato tempi e promosso collaborazioni fino a ora inedite, che ha rafforzato la percezione della scienza come elemento fortemente positivo nella società. Una lezione che ha modificato sostanzialmente consolidati stili di vita nell'ambito del lavoro e della scuola, nelle relazioni interpersonali, nella famiglia, nell'organizzazione e programmazione della vita personale e collettiva, nelle modalità di fruizione del tempo libero.


Il Manuale è stato scritto dai neurologi dell’Università Sapienza di Roma, esperti nei diversi settori della Neurologia. Particolare attenzione è stata dedicata agli aspetti diagnostici, clinici e terapeutici delle diverse malattie neurologiche segnalando anche i recenti avanzamenti scientifici. I curatori hanno favorito la coerenza stilistica e l’uniformità nell’approccio alla materia con lo scopo di fornire uno strumento di conoscenza e di consultazione agile ed efficace.


Cap. 10. La coscienza e i suoi disturbi. Orzi F, Cavallari M.

Cap. 13. Malattie cerebrovascolari. Orzi F, Toni D.

The Maturation Phenomenon refers to the hours or days of delay in the development of pathological changes in various parameters of ischemic injury following the restoration of blood flow to the ischemic brain. The delayed neuronal death of CAl pyramidal cells of the hippocampus is a classic example. The reporting of this phenomenon boosted research in the field, as it became evi­dent that ischemic damage is not a sudden event, but a process potentially susceptible to therapeutic intervention.